DEI DRAGHI, DEI MIEI MULINI A VENTO
Stanotte ho giocato con le ombre, i draghi sul muro mi urlavano forte mentre la tua pelle incandescente cercava le mie mani impaurite, le mie ansie rinnovate.
Ti direi che sono nuovo, che il tempo ha spolverato solo i nostri sorrisi: mentirei, lo sai, solo per ritrovare la voglia di scappare da te, di nuovo.
Ho contato le dita dei miei piedi nella noia mortale che hai lasciato andando via. La mia macchina da scrivere è in attesa di smistare i pensieri, mi guarda e semplicemente aspetta: lei almeno non andrà via. – altro sulla pagina facebook “Il sogno di Nemus”