I MIEI VETRI SPORCHI
Ho pensato che mi piaci mentre sei a testa in giù, tra la polvere e le scarpe rotte, su questo divano che urla dal dolore mentre noi ci balliamo sopra tutta la notte. Il mio caffè ha inondato i tuoi libri nuovi, le tue mani che imparano a giocare con la gente, con i lavori che tenti senza poi riuscire davvero.
Dovresti giocare con me mentre Roma si quieta sotto i nostri riflettori enormi, tra i miei comodini stanchi che non riescono più a tenere i sogni, i preservativi usati, i tuoi fermagli dimenticati.
Eri bellissima nel riflesso dei miei vetri sporchi, alla luce della mia candela improvvisata, di queste braccia che aspettano di essere morse. – altro nella pagina facebook ‘Il sogno di Nemus’