Basta… sono scocciato. 25 Novembre 2005 – Posted in: splinder – Tags: -me and my life-
Bilancia,
E’ probabile un malinteso con un’amicizia di vecchia data in seguito ad un litigio. In ambito lavorativo, avrai modo di alleggerire i tuoi impegni e concederti dei momenti di relax. In ambito affettivo dovrai stringere i denti ed incassare le istigazioni di lei, raggiungerete presto un chiarimento.
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Il mio oroscopo dice questo..beh, spero abbia ragione.
Spesso non sbaglia..
Scrivo questo post per sfogarmi un pò, ieri è stata una giornataccia, tra quella penosa poesia (Grazie Giada per le belle parole) a una chiamata in cui mi son sentito dire che sono "in vena sempre" ad una litigata con mia sorella sentendomi dire che sono un fallito, che nella vita mai concluderò qualcosa di buono, sino ad arrivare al fatto che mia nonna non sta molto bene, ma mia sorella crede che me ne strafotti.
Sta ritornando un pò tutto come era tempo fa, appena i miei genitori si sono separati.
Lei credeva che io godessi,
lei credeva che io riparandomi con il computer altro non poteva significare che ero pazzo.
Cretina.. avvolte mi manca, ma quando fa così le romperei il nasoa suon di pugni.
Non capisce,
non può capire..
E’ propio questo l’argomento che voglio trattare …
Perchè non vengo capito?
Perchè devo sempre io capire gli altri?
Ieri per telefono una mia amica, la mia migliore amica di qualche tempo fa, che meno di una settimana fa ha detto di provare qualcosa per me da mesi, mi ha detto, appena finito di dettare l’assegno, che io "sono sempre in vena".
La rabbia è salita in un attimo, come non mai.
Stavo aprendo bocca..
Un mugugno e poi mi son fermato. Lei mi ha chiesto che volevo dire, io le ho risposto con un freddo "niente".
Avrei voluto dirle "Ah si, ogni mattina mi riempio di giia sapendo che ho spezzato il cuore alla mia migliore amica, sapendo che mia nonna sta male di cuore e mia sorella non fa cvhe ripetermi che sono un fallito"
Poi mi son fermato, con lei mi sento in difetto..
Non posso trattarla così… non dopo quello che ho fatto.
Lei si è aperta a me, e io… beh sapete cosa è successo.
Ancora non perdono me stesso.. come pretendere che lei perdoni me?
Però, beh… ci sto male.
E se rido, se scherzo il più possibile è solo perchè voglio dimenticare i problemi, almeno a scuola..
Ma lo faccio solo perchè speranzoso che qualcuno mi legga nel cuore come io faccio con lei..
Non è giusto, non è giusto che io capisca solo con uno sguardo quando lei sta male e che invece mi senta dire parole simile per telefono da lei stessa.
Non è giusto,
voglio anche io esser capito…
Diceva che ero qualcuno di insostituibile, che ero il ragazzo più vicino a lei..
ma nemmeno ci guardiamo in faccia, nè dopo quella fatidica confessione da parte sua, ma nemmeno prima.
Dicevamo di amarci come fratelli..
ma i fratelli non devono combattere contro i propi amici per validare il propio amore..
non devono comprarare il propio amore con quello altrui.
Dicevamo di amarci come fratelli,
ma non era così..
E questo ha eroso ancor più il nostro rapporto, ma io non me ne curo.
Io posso parlar con lei anche ora come prima.. ma forse per lei è cambiato.
E forse è colpa mia..
Se solo avessi condiviso l’amore che lei prova..
Ma non capiranno, non capirà.
E pensare che le basterebbe leggere questo blog, aperto a tutti, di cui conosce anche l’esistenza..
E pensare che per leggere il mio cuore basta collegarsi 2minuti ad internet…
Ieri ho lettoun pò di libri, tra cui il diario di Anna frank,
sai cosa ho pensato? Che anche tu, diario caro, devi avere un nome..
E so alla perfezione che nome darti, da oggi tu che ascolti sempre il mio dire srai chiamato Nemus come colui che era me, sebbene proiettato in una realtà parallela..
Tu prenderai il nome del mio eroe, tu prenderai il nome di un qualcuno di speciale, di una parte di me stesso non ancora emersa, forse per l’età forse per le tante nuove esperienze.
Ciao Nemus, grazie di avermi ascoltato.