…di notte 20 Febbraio 2008 – Posted in: splinder – Tags: -un attimo per pensare-
Di notte, cos’altro c’è di meglio che essere tutt’uno con la strada?
Sei lì, col nero che ti circonda e i fari che fanno chiarezza.
Schiacci quel pedale e sai quanto farlo…
Lo schiacci e ti dosi, ogni curva… ogni curva dai il giusto di potenza.
E il tragitto diventa armonico.
Equilibrio perfetto tra sfrenatezza e serenità.
Non senti altro che la tua musica.
Ogni sterzata è una nota di un pianista immaginario,
lo stesso che dà da ballare a quella ballerina che balla in eterno senza scopo alcuno se non far battere il proprio cuore.
Lei balla e spera, balla e fa passare il tempo.
Quel tempo che inesorabile le ricorda, giorno dopo giorno, che la solitudine è la sua vita.
La solitudine è dentro di sè.
In lei.
E non andrà via.
Ma magari, caro pianista, un giorno avrai il piacere di suonare per due ballerini.
Quella del ballo eterno e quello dell’eterna ricerca che eterna ormai più non è.
E si guarderanno,
lui col fiatone per la corsa e lei col sudore per il ballo.
Goccia su goccia riprenderanno i loro sforzi con gli sguardi.
Sospiro su sospiro riprenderanno i loro sogni infranti.
Coccio dopo coccio, assembleranno quella vita di nuvole e pensieri per renderla vera.
Vera più che mai.
E balleranno loro,
impareranno insieme e insieme trionferanno.
Insieme cadranno e rideranno per quello che sono diventati.
Due corpi caldi, vivi, che in eterno e per l’eterno altro non dovranno fare che ballare.
Folle desiderio di una natura poetica che, in quelle mani che si sfiorano e in quei corpi che si scostano, riesce a far raffiorare ciò che più noi mortali cerchiamo.
L’Amore.