Lettere… 8 Maggio 2009 – Posted in: splinder – Tags: compleanno, il passato
Non so perchè ma la vita mi ha ascoltato e, di colpo senza preavviso, la casa si è vuotata.
E, sempre senza preavviso, ho trovato in una cartella che forse avrei cancellato senza troppo pensarci, delle lettere.
Una per ogni persona che, il 23 settembre 2007, ritenevo speciale per me.
A dire il vero, forse, lo sono ancora tutte con l’aggiunta di altre.
Ma.. va bene così.
Piangendo.. incollo tutto.
Grazie Piccolo Leandro 18enne, grazie di aver scritto.
Mi ritrovo, ora quasi 20enne, in tutto quello che dici.
23 Settembre 2007
Scommetto che mi ricordi ancora nella culla, quando all’evenienza mostravi il tuo lato materno nei miei confronti.
Scommetti che mi ricordi ancora con i cappelli biondi a caschetto e quel dente cariato.
Scommetto che stasera sarai più emozionata di me, e magari anche più orgogliosa di me.
Scommetto, e dico sul serio, che sai benissimo quanto io ti voglia bene e ti stima; sei mia sorella e per quanto io dica che sei insopportabile tu sei sempre in cima ai miei affetti.
Questa sera scommetto, all’alba dei miei diciotto anni io gioco d’azzardo… per così dire.
Scommetto sul mio futuro, sogno e aspiro a molte cose.
Scommetto sulla mia felicità e sulla mia serenità, scommetto sulle mie certezze e sulle tue, perchè credo proprio che il tuo voler bene per me sia una certezza… e me lo hai dimostrato.
Non so cosa ci sia di tanto importante in un giorno simile, in fin dei conti è solo uno dei tanti compleanni che ho festeggiato, ma so che sancisce il mio passaggio dall’essere adulto.
E se deve essere un giorno importante allora che io dica cose importanti e ti assicuri anche il mio voler bene.
Ti voglio bene.
E’ difficile essere adulti?
Ho avuto tanti esempio attorno a me, in questi diciotto anni, da cui prender spunto ma posso affermare con orgoglio che tu sei uno dei miei esempi preferiti.
Spero che un giorno io possa esserlo per te.
Grazie mille per tutto, per i pannolini cambiati, per i segreti mantenuti e le lotte a cui poi seguivano le urla di mamma.
Grazie mille per avermi fatto crescere, accompagnarmi in giro con la macchina e avermi dato attenzioni e avermi lasciasto prendere le mie strade guardandomi da lontano… lasciandomi fare.
Tuo fratello,
Leandro.
23 Settembre 2007
Cara mamma, come credo tu abbia notato, è giunto il giorno che tutte le mamme sperano di poter vivere.
Ebbene si, da oggi in poi mi vedrai scorrazzare coperto dalle piogge autunnali e dal gelo invernale.
Da oggi in poi osserverai non più i miei rapidi spostamenti in scooter ma, lo spero, viaggi lunghi per raggiungere mete universitarie o lavori ben pagati.
Dovrei esser grande, votare e badare a me stesso.
I diciotto anni non sono uno scherzo in fondo.
Quanto tempo hai impiegato per farmi crescere così?
In fondo io sono stato tuo ben più di diciotto anni fa.
Mi hai nutrito col tuo sangue e mi hai tenuto caldo… com’è vedere se stessi nel volto di qualcuno?
E com’è vedere che, dopo diciotto anni, questo qualcuno ha ormai un suo progetto e una sua strada da intraprendere?
Credo non sia bello vedere che il figlio di tante lotte e sacrifici vada per conto suo in un mondo che, a tue spese, hai scoperto brutale.
Io la capisco questa cosa, sai?
Però spero che, tra un pò di tempo, tu abbia la soddisfazione di dire che le tue lotte per farmi crescere sono valse a farmi andare avanti nel migliore nei modi in questa mia vita.
Per me da oggi in poi il tempo passerà ancor più veloce di quanto lo sia passato adesso.
Se posso dire che le ginocchia sbucciate, il cambiarsi nel salotto sulla starza o mangiare la pastina con te sembra ieri… beh, tra qualche anno questa lettera sembrerà un ricordo lontano solo pochi minuti da quel presente.
Mi manca il passato, come credo manchi a te.
Ma a me manca anche il futuro adesso.. cosa che spero un giorno manchi anche a te.
Ho voglia di vivere, di raggiungere mete e desiderarne altre.
So che un giorno sarò lontano e piangerò per esser cresciuto, ma ora no… ora è il momento di voler crescere.
So anche che mi mancherai un giorno, quando sarò lontano e non avrò qualcuno che pensa a me e che mi accudisce.
Spesso prendendoti in giro dico che sei utile quando mi lavi l’intimo o chissà cosa, beh sappi che non sei affatto utile solo in quello… anzi, quell’aspetto è solo il più futile e comune a tutte le altre mamme.
Mi mancheranno i tuoi occhi che mi osserveranno, il tuo sorriso quando farò qualcosa di giusto e la tua disapprovazione ad ogni tuo sbaglio.
Mi mancherà chiederti il permesso per fare questa o quella cosa, mi mancherà avere le pillole di saggezza che tu, ogni giorno della mia vita, mi hai donato… regalandomi l’educazione che oggi posso vantare.
Mi mancheranno molte cose, anche se non me ne accorgerò o non lo darò a vedere… ma tu non dimenticare mai questa lettere, non dimenticare mai il mio volto, non dimenticare mai le lotte che facevo con papà pur di salvarti da quella lotta che fingevate di intraprendere.
Non dimenticare mai che ti voglio bene come sono certo che non dimenticherai queste parole.
Ti voglio bene Mamma, e grazie di tutto.
Tuo figlio,
Leandro.
23 Settembre 2007
Caro Papà, oggi è il fatidico giorno.
Non immagini neanche quanti ricordi hanno intasato fino ad oggi la mia mente.
Rivedevo il tuo volto giovanile quando tornavi dal comune e ti sedevi vicino al focolaio che avevamo sulla starza dicendo se quel giorno avremmo potuto tornare o meno alla casa dei tuoi genitori, rivedevo quella volta in cui giocammo a pallone fuori dal cortile di casa e rivedevo tutte le volte in cui mi bruciacchiavi con la tua sigaretta.
Ho rivisto anche i giorni passati a Prata, quando ti rendevi cameriere e servivi chissà quale piatti, quando facevi il barista o quando ti disturbavo giocando sempre al tuo computer.
Ti ho rivisto addormentarti sulla poltrona di casa dopo aver cenato, con indosso qualche tuo maglioncino abbottonato a malapena.
Ti ho rivisto quando navigammo la prima volta su internet… il collegare quel filo volante dalla mia camera alla tua, scrivere password e stare attenti a non prendere i famigerati virus; che paura che avevo di quei virus… chissà che pensavo che fossero!!
Inaspettatamente ti ho rivisto in molti ricordi, ricordi che nemmeno sapevo di avere ancora conservati nella mia mente e nel mio cuore.
Ricordi che negli ultimi anni erano stati sovrapposti da molti altri… forse più bui e maleodoranti, ma pur sempre ricordi.
Ho pensato all’assurdità della vita…
Per anni sei stato l’esempio del padre lavoratore e mai presente, ora sei il padre giovanile che mi sta vicino e mi da fiducia… con cui mangio, sto insieme e mi confido.
Per un anno non ti ho parlato ed ora posso dire che ti confido cose che di solito tengo per me.
E tanto altro che non sto qui a scrivere.
Grazie a te e alle tue scelte sono quello che sono, e sinceramente mi piaccio.
Grazie a te sono caduto in dolori e paure che non avevo mai visto, ma proprio grazie a ciò ho potuto scoprire la mia forza nell’alzarmi e combattere le insidie.
Grazie a te posso vantarmi di scooter nuovi e auto sportive, la qual cosa è sempre al centro dei miei discorsi… cosa che ti fanno sentire limitato al solo rapporto economico.
Ma, se mi posso permettere, ti sbagli quando pensi questa cosa.
Se mi vanto di queste cose è perchè vorrei vantarmi di te, sono orgoglioso di avere te come padre e di poter dire: "Sono Leandro, il figlio di Salvi Mancino".
Se forse in passato avrai fatto delle scelte che non condividono in molti, tu mi hai insegnato che si può andare avanti.
Grazie a te ho capito che la cosa importante è comportarsi da uomo, perchè essere un uomo significa cercare di andare avanti e, umilmente, prendersi le proprie responsabilità.
Tu mi hai insegnato che seppur si sbagli in un qualcosa si può pur sempre ricominciare… e che ricominciare a volte significa Migliorare.
Ed è questo che oggi vorrei dirti, sperando che queste parole rimangano per sempre nel tuo cuore e nel mio, e se i nostri cuori non riuscissero a scriverle per sempre allora rimarrà sempre questo fragile e sterile pezzo di carta, scritto con il computer che tu mi hai regalato.
Avrei voluto scrivere a mano il tutto ma non ci sarei riuscito in tempo e la lettera non sarebbe stata leggibile.
Spero non me ne vorrai per questo.
Ti voglio bene, grazie mille di tutto.
Il tuo primo ammirato,
Leandro.
Credo che ci siamo, si decisamente.
Tra un pò avrò i miei tanto sudati diciotto anni e potrò concedermi di far tardi senza pensare alla pioggia o al vento!
Sotto ogni intemperia potrò venirti a prendere senza preoccuparmi quando a tarda ora vai via da Melizzano, non sopporto che la mia piccola sia in pericolo!
Come stai? A me batte il cuore.
Questa data mi ha esasperato per un pò, devo ammetterlo, ma mi ha fatto ricordare molte cose a cui tengo molto.
Mi ha fatto ricordare i nostri abbracci… e quel perdersi dentro in un modo dolce che mai scorderò.
Mi ha fatto ricordare i nostri bacio… e i nostri litigi.
Mi ha fatto ricordare quanto fosse bello fare la pace con te… e piangere sulle tue ginocchia mentre tu, amorevolmente, mi accarezzi i capelli.
Mi ha fatto ricordare quanto ti ho amato e quanto ti amo.
Mi ha fatto ricordare i miei sogni che ormai sono realtà… e la tenacia con cui li abbiamo realizzati, insieme.
Mi ha fatto ricordare che la vita passa in fretta e che quel che c’è da vivere lo devo vivere, tutto… e che quindi non dovrò mai smettere di amarti se è questo che voglio.
E infine mi ha fatto ricordare quanto eravamo piccoli e quanto siamo grandi adesso, ora… che insieme leggiamo questa lettera.
Siamo cresciuti insieme, e insieme abbiamo imparato molte cose… e spero che insieme possiamo un giorno metterle in pratica.
Da quando ti conosco ormai che, pensando al 23 settembre 2007, ti vedo con me a festeggiare.
Spero che tu sappia già questa cosa e sappia anche quanto tu sia diventata importante per me in poco più di un anno.
Sei qualcosa che nessuno sostituirà mai… un punto di riferimento, e lo dico con orgoglio.
Mi sei sempre stata vicina in questo periodo e spero continuerai a farlo… magari alternando le volte in cui lo farai a quelle in cui lo farò io.
So che questa mia occasione particolare, oltre a sancire il mio passo verso la vita da adulti, ci sta a ricordare che tra poco inizierai anche tu una nuova vita.
Bella data questa eh?
Scommetto che tu, come me del resto, non vorresti che passase… così da stare con me magari e non andare alla famigerata università.
Ma tutto passa… e magari in un bartter d’occhio ti ritroverai davanti agli occhi non più il leandro diciottenne ma quello diciannovenne che sta per venire a piazzarsi a casa tua con la scusa di iniziare anche lui l’università (Che brutta parola).
L’aspettativa è bella, non credi? (Oddio… mica tanto! Vorresti un puzzone con te???)
Rimane solo vivere questo anno che rimane alla riconciliazione nel migliore dei modi… volendosi bene e sperando che fili tutto liscio.
Ma per ora non posso assicurarti molto… oltre al mio amore per te. Ovviamente 🙂
Non rimane allora che chiudere il bellezza questo mio diciottesimo compleanno, magari con te per l’ennesima volta al mio fianco… sperando che tutto fili liscio anche stavolta.
Grazie di essermi sempre stata vicina,
Grazie di avermi sempre voluto bene,
Grazie di aver creduto in noi,
Grazie di credere in noi,
Grazie di amarmi e farmi sentire amato,
Grazie per la pazienza che hai avuto e che hai,
Grazie per essere donna,
Grazie per essere al mio fianco e sopportarmi.
Ma, più di tutto, grazie di amarmi… cosa che non finirò mai di dire.
Grazie.
Tuo,
Leandro.