Come quando… 9 Ottobre 2009 – Posted in: splinder – Tags: -in my world-
E solo allora inizi a capire di esserti allontanato troppo.
Ma da chi?
Ricordi quel che eri stringersi ai propri averi, quei sogni strappati, sbiaditi.
Lo ricordi ancora, lo hai scritto sulla pelle pur di non scordarlo.
Basterebbe fingere, almeno con se stessi.
Dire basta a tutti i pensieri nascosti, alle rese chieste alla vita.
Basta contare le ferite sulla pelle.
Basta temere di essere peggiore di ciò che si è realmente.
Evitare gli sguardi per non rischiare di deludere… deluderti.
Viaggiare per trovare se stessi, come lontano da qui ci fosse qualcosa che ti ispiri.
Scivolare nel baratro dell’oblio, come se vivere senza cognizione fosse la soluzione ai mali del mondo.
I mali del mio mondo.
Dovrei tornare a sentire il coraggio che ho sempre azzittito, toccare la realtà.
Tornare sui miei passi, dar valore ai miei pensieri.
Ritorno sui mie passi,
come se davvero mi abituassi,
a vivere la vita senza dolore,
non c’è nient’altro che mi dia calore.
Vivo la vita nel mio piccolo oscuro,
senza considerazione per il futuro,
lamentandomi solo del mio cuore,
senza capire che la mia vita pian piano muore.
Muore lenta ed inesorabile,
senza un senso credibile,
stando ad osservarla immobile,
lasciandola scrivere sul mio cuore con inchiostro indelebile.