Da un fiore all’altro 15 Dicembre 2009 – Posted in: splinder – Tags:

C’è modo e modo di portarsi la bellezza.
A lei non pesava affatto.
Come una farfalla volava da fiore a fiore, uomo dopo uomo, annusandoli per poi scappar via.
Un battito d’ali, niente più.

Si lascerà mai prendere?
Si fermerà su un fiore, tra i petali profumati, per nutrirsi e lentamente morire?
Morire tra il calore di chi ti ha sfamato, di chi in silenzio ti lascia morire.
Non si deve mai deviare il destino di nessuno, ognuno ne ha uno proprio.
Un fiore deve star lì, ad amarla, mentre muore.

Rapida ed indolore, la prego.
No, dovrai patire per amore… sei bella, e questo è un peccato.

E lei ne ha provati tanti di fiore.
Una scommessa per ognuno.
Parliamoci chiaro, la vita è una perenne scommessa.
Si deve solo aver la forza di giocare.
Rischiare.
Lei non si è mai tirata indietro, su questo.

Non avrei scommesso un soldo su tutti quegli uomini, ho goduto per ogni sconfitta.
Lo so, sono cattivo.
Ma è così, ho goduto.
La volevo io, loro non la meritavano.
Io l’amavo.
Io…
Io…

Oh, Eveline, come hai potuto farmi tutto questo?

La porta della mensa venne sbattuta, il medico entrò con due infermieri.
Avevano in mano una camicia di forza.
A chi toccherà ora?
Non fecero in tempo ad avvicinarlo che si scostò di colpo facendo cadere il sedativo a terra.
La siringa di vetro andò in frantumi.

Bastarono pochi istanti per far scattare i due infermieri mente il medico senza paura -  neanche un segno di debolezza, niente – arretrava appena.

Jonas, calmati.
Dio santo, che ti è preso oggi?
Calmati e non succederà niente.
Quelli lo fanno per te, lo sai, così ti passerà tutto.

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