La donna che sfugge… 20 Gennaio 2010 – Posted in: splinder – Tags: -attimo poetico-, -in my world-, -me and my life-
“Lei era complicata da capire.
Tutto e niente, amore e odio, vicina e distante.
Era una donna, una bella bambola a dirla tutta.
Speciale di sicuro.
Peccato che fosse così sfuggente.”
E’ l’eterno difetto delle bambole come lei.
Hanno tutto per rimanerti dentro, non riesci a non pensarci.
Almeno una volta al giorno soccombi sotto il loro pensiero, tra le macerie di promesse fatte a te stesso di non pensarci.
E’ una droga che non puoi abbandonare, un vento leggero ma continuo.
Una pioggia perenne.
L’oasi nel tuo deserto.
Hanno tutto per farsi amare.
Tutto.
Ma scappano appena sentono l’odore di attenzioni.
Castigati nelle gabbie ,gli uccelli, dimenticano come volare.
“E così è stato per te, vero?”
Hai passato giorni a convincerti che basti a te stessa.
Tu da sola contro il mondo.
Ed ora al solo pensiero di aver buttato mesi a credere in qualcosa di sbagliato ti ruba le forze.
Devastante uragano in un paradiso fatto di palme e sole, tutto rigorosamente finto.
La ricordo ancora farsi un tiro di sigaretta mentre mi guardava.
Si azzittiva appena dicevo una parola, come se stesse lì solo per ascoltare me.
Era una sensazione bellissima.
Peccato non averla goduta in pieno.
Non aver avuto la possibilità di guardarla per ore.
Un tiro di sigaretta e uno sguardo, andando avanti senza sosta.
Sarà per sempre il mio grande punto interrogativo.
La donna sfuggente.
Perché mai fuggire da tutti?
Forse non eravamo molto diversi.
“Pensavo scappasse dagli uomini per una buona ragione.
Un ricordo lontano, solite brutte esperienze.
Con il tempo ho maturato l’idea che scappasse da se stessa.
Prima di tutto da se stessa.”
Concedeva poche ore alla settimana per farsi vedere.
Conservava le altre per chissà quali impegni.
Sembrava avere il tempo contato, limitato.
Ogni minuto in sua compagnia sembrava rubato.
Roba da farti sentire inutile, ai suoi occhi.
“Come pensi che io possa amarti se ti lasci guardare un attimo, solo per un attimo, per poi scappare via.
Lontano.
Chissà dove.”
Come si fa a sentire la pelle vibrare?
A chiudere gli occhi e riuscire a sognare?
A sentire il cuore che batte e un progetto preciso.
Ad essere sicuri di una scelta procedendo con passo deciso.
Senza paura addosso,
senza nemmeno un riflesso,
di quei pensieri bui e tristi
che un giorno tu incontrasti.