Il mare chiama i suoi figli 11 Aprile 2010 – Posted in: splinder – Tags: -attimo poetico-, -in my world-, -me and my life-, solito mondo, vita
Lascia a casa il tuo vecchio vizio
concediti un lungo silenzio
fai in modo che la notte ti entri dentro
che arrivi dritta al centro
del
del tuo cuore
di vecchio pescatore.
Credi nel mare e nella sua forza
ogni
ogni onda la paura smorza
si fallire e cadere ancora
apri gli occhi, non è la tua ora.
Segui l'albatros in movimento
ascolta il tuo presentimento
senza mai forzare il vento.
Risuonava nei pensieri il canto di un pescatore d'amore ormai stanco,
tagliata la sua lenza e perso il suo amo si lasciava toccare dal sole.
Vecchia la sua pelle odiava il sale ed il rumore delle onde lo facevano soffrire,
odiava il cibo che lo aveva cresciuto, odiava il rumore che lo aveva coccolato.
Rotta la sua vela accasciata come morta,
marcio il legno della sua barca urlante in preda alla sabbia.
Prima o poi ripartirà, non c'è corda che tenga.
Il mare chiama i suoi figli, come l'amore chiama noi tutti.