Il gioco dei matti… 17 Settembre 2010 – Posted in: splinder – Tags:

Girava con i suoi sogni in tasca un pò come tutti,
li mischiava e rimischiava con le dita
tra un autobus che non partiva e la notte che arrivava.

Gli pesavano dentro come pesa il freddo in un mattino d'inverno.
Portava negli occhi invisibili scene miste a lacrime ghiacciate,
deposte nel cuore in cubetti ordinati, uno accanto all'altro.

Per il più dei suoi giorni camminava distratto,
preso da quel che aveva dentro senza guardarsi intorno.
Sfiorava le cose ma senza sentirle, occupato com'era a cercare una strada per uscire da sè.

Che poi a raccontarla è una cosa assurda.
Rimanere bloccati dentro di sè, solo un pazzo potrebbe idearla.
Solo a chi sogna può capitare, terrorizzato da quello che non è ovattato.

Aveva dentro un miscuglio di mondi,
aveva l'odio e l'amore,
le mani di un nonno e di un bambino,
l'odore di chi aveva avuto vicino.
Inghiottiva schifo per dimenticare,
inghiottiva la vita per farla passare.
Ed il tempo giocava ad un poker strano, quattro assi ad ogni mano.
Aveva un Jack ed un due di cuori,
aveva un asso di strani colori.
Gocava carte e doveva imparare,
ma non voleva smettere di sognare.

« Sul filo…
Non fermarti… »