Dipende da come cadi… 29 Settembre 2010 – Posted in: Leandro.
Voglio essere un tuffatore,
uno di quelli che stanno lì con l'alluce all'aria, piegato,
e il resto avvinghiato al trampolino.
Pronto a lanciarsi appena arriva il momento.
Pronto per un carpiato o per rinfrescarsi, così, come mi esce.
Vorrei essere un tuffatore per sapere cosa fare nell'aria,
sentire la gravità contro il mio viso,
l'acqua sulla pelle.
Vorrei essere un tuffatore perchè perdendo il controllo controllano tutto.
Si buttano da quel pezzo di mondo fermo per sprofondare in una vita ovattata e di colore celeste.
Si lanciano, loro, senza pretese.
Si lanciano, sapendo di cadere.
Ma non li ferma nessuno.
Sarebbe bello per loro volteggiare in aria per ore prima di andare in acqua,
provare mille giravolte o posizioni strane.
Ma non è così.
La gravità non va mai a dormire, si sa.
Loro lo sanno.
Perchè se salti prima o poi scendi.
Prima sali, preso dallo slancio, poi scendi.
E non conta quanto in alto vai,
no questo non conta.
E' importante come vivi la caduta.
Ma io, si sa, sono stato sempre uno di quelli che presi dal volo sprofondavano tra mille schizzi e rumori.
Ho sentito l'aria anche io, a mio modo, sovrastata poi dal gusto del cloro e dalla paura di affogare.