Isterica sinfonia di parole da suonare sotto la pioggia. 9 Novembre 2010 – Posted in: splinder – Tags:

Io lo dissi un tempo a te che ora mi ascolti che la pioggia quando cade è bella ma pesa e pesa da morire non appena ti tocca bagnando tutti i tuoi vestiti e la pelle e gli occhi e quei capelli che poi si arruffano come stizziti dal nuovo arrivato dal cielo più freddo che mai, umido e sporco come la polvere che alza battendo contro la strada.
Io lo dissi, e tu lo sai.

Ma ora cosa conta averlo detto o meno so solo che cammino tra queste pozzanghere e le scarpe si riempiono di melda, merda fatta di fango e schifezze varie che entrano tra i calzini ed i miei piedi ormai stanchi di camminarte ed illudere me e tutto il mondo di aver percorso chilometri che in realtà sono metri, solo insulsi metri da mangiare passo dopo passo a morsi di centimetri senza poter prender fiato nè guardarsi il paesaggio ma morire ad ogni respiro che ti strema il cuore che te lo fa battere fino ad impazzire e fa venire l'asma.
L'asma, la vita è il mio asma e non trovo soluzione, non ci sono nebulizzatori se non cambiare aria.
Cambaire vita.

Ed io la cambio mutando il mio aspetto me stesso il mio volto la mia pelle che prende forma, di nuovo, nuova come non mai bella finalmente ai miei occhi ma non a quelli altrui che poco mi importa tanto ci sarà qualcuno che mi guarderà in un modo a cui non posso resistere e mi prenderà nel sangue la sfida che ho per tutto questo parlare e parlare uno contro gli altri ma in realtà insieme come non mai perchè se non lo fossimo non staremo qui a sfidarci per vedere chi è meno insieme all'altro e chi di più.
Come se fosse una debolezza poi appoggiarsi un pò alle spalle di qualcuno.
Non capiscono, loro, che forse è solo una qualità che pochi hanno.
Riuscissi io, almeno.

Ma no io sono così e lo so e tu lo sai che mi guardi negli occhi come se fossero il futuro ma il futuro tuo forse non mio che sto qui a guardare nei tuoi vedendoci solo oscurità ma la cosa mi piace perchè il buoio è per chi ha la luce dentro ed io la sento ora come non mai che brilla e brucia pensieri e voglio e passioni pur di farmi addentrare nel buoio tuo unico che si chiama amore.
Ma ora basta, basta parlare e scrivere e volere senza sosta senza punti senza virgole.

In fondo è solo un'isterica sinfonia di parole da suonare sotto la pioggia.
E di queste note fatte di parole scritte sullo spartito della vita io non ne ho più, finite, e mi tocca ricominciare a comporne di altre per poi tornare a suonare.

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