Ricordami 11 Dicembre 2010 – Posted in: splinder – Tags:

Sparirò quando sarà il momento,
camminerò tra strade innevate solo d'inverno,
aspettando il miracolo ai bordi del fosso,
lasciando che la pozzanghera mi schizzi addosso,
che il fango mi prenda,
dentro e fuori,
senza sosta nè rimorsi,
solo avendo ciò che mi spetta.

E macinerò metri con il mio bagaglio enorme,
pieno zeppo di stoviglie sporche e mutande pulite,
un passo per ogni goccia di sudore,
andato a male su questa mia pelle
nuova e bella che tu ora non  puoi neanche sognare.

Toccherò con mano l'essenza delle cose,
il verde del mondo mischiato al marrone,
al celeste del cielo,
al bianco delle nuvole,
al grigio di questo asfalto ormai invecchiato
su cui io percorro la vita
grazie ai miei piedi
curati e belli
stanchi ma decisi.

E non ho voce per le grida del mattino
contro i muscoli ed il cuore
a svegliarlo dall'eterno letargo
che poi eterno non è.

Asciuga il sudore come asciughi il sangue,
asciuga il mio nome come asciughi le lacrime,
asciuga ora l'acqua del mondo,
asciugami l'anima che è tutta bagnata.

Apri gli occhi è gia finita questa notte silenziosa,
lascia che tutto scivoli ora come sempre,
come giusto che sia,
come deve essere.

E se morirò voglio che verrete da me di tanto in tanto,
ricordando gli eventi che qui mi hanno portato,
con le compagnie più varie,
con le persone più belle che questo mondo poteva donarmi.

Ricordami tu in un cielo d'aprile,
tra le foglie correvo
venendoti incontro
mentre tu cantavi
quel testo inventato
che parlava di me
 e del tempo volato.
Ricordami in terra
anche se nudo
ricordami tutto
mentre ti amavo.

« Di quel Monicelli conosciuto da morto…
La voce. »