Il rifiuto 5 Gennaio 2011 – Posted in: Leandro.
E' quando che ti mostri per quello che sei che il rifiuto, se arriva, ti devasta.
Tu non vai bene, affatto.
Ed ora cosa farò?
Mi ritrovo in un mondo colorato con colori non più miei ormai,
dove andrò?
Chi potrà mai guardare le mia lacrime?
Ho paura che tutta questa solitudine mi devasti una volta per tutte,
che rovini tutto senza dignità.
Lacrime spegnete il fuoco dell'amore con calma,
vi prego lasciatemelo dentro un altro po'.
Ritornerà?
Vero che ritornerà?
Si ora si accorgerà che tutti godranno del suo ritorno alla posizione iniziale,
che quella che lei vedeva come felicità era solo la ciliegina sulla torta,
ma la torta ero io.
Sono scappato per essere inseguito, lo ammetto, ma lei non lo farà.
Quindi mi preparo, ora, al ritorno nelle mie fogne.
Loro mi hanno sempre accettato,
loro mi pulivano con acqua sporca,
anche senza riuscirci, ci provavano.
E a me bastava provarci,
quella sensazione di andare e di fare rotta ogni volta dal fallimento,
ma il fallimento non impedisce agli uomini con un'idea di andare avanti.
Il fallimento impaurisce i deboli,
quelli che non credono abbastanza.
Perché se solo credessero quella possibilità di fallimento non sarebbe minimamente paragonabile al successo.
Ma forse, a loro, il successo non importa.
Si crogiolano sulla realtà,
a loro va bene un mondo con auto che hanno ruote quadrate.
Perché inventarne di tonde?
Si va bene, forse cambierebbero il mondo ma… stanno così bene queste sotto la mia Alfa.