Alla Marlon Brando 6 Gennaio 2011 – Posted in: splinder – Tags:

C'è che noi siamo come tavole imbandite,
abbiamo la nostra bella tovaglia e le stoviglie della domenica,
tutto è ordinato e sistemato,
ce le guardiamo sotto la luce del mattino,
un sereno e calmo mattino,
e ci piacciono, molto.

Poi la vita o chicchesia viene a darti qualcosa di nuovo,
senti bussare alla porta ed un pò sussulti,
apri e c'è il postino-destino che ti consegna un pacco.
Bello, bellissimo.

Lo apri, e te lo godi per un pò,
te lo guardo sotto questa luce dorata e pensi
– lo pensi per davvero –
Dio quanto è bello.

Il problema è voltarsi poi e capire dove metterlo,
come fare a spostare tutto e metterlo.
Con quale coraggio guardi il tavolo,
ti guardi allo specchio,
decidendo di cambiare tutto.
Quel bicchiere di cristallo è lì perchè se lo è meritato,
e le posate d'argento, Dio quelle proprio non posso spostarle.

Cosa fare, quindi?
Un altro tavolo non si può mica, la vita è una.
O si butta il pacco.. o lo si tiene.
E si sa, se ti arriva una forchetta non puoi appenderla al soffitto come fosse il premio di una battuta di caccia.

La vita, però, a volte fa regali bellissimi.
La vita, sempre lei, farà proposte che non si possono rifiutare.
Un pò come Brando in quell'assurda trilogia la vita ti guarda e, mafiosa, ti dà quello che vuole.

E lì, distrutto, dovrai capire che lo spazio si deve fare.

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