Il finale 11 Febbraio 2011 – Posted in: splinder – Tags: end of my life
Il fatto è che io i miei passi li ho sempre fatti,
poi un giorno camminando per Rioner Street c'era quel fottuto pazzo di James che correva con quel suo carro nero,
– ricordi il carro nero? –
Beh allora c'ero io a passare dal lato del fornaio per andare da Miss Grape e proprio mentre andavo da un lato all'altro passò James correndo.
Assurdo.
Io non lo avevo sentito mica, James, che correva come un pazzo per le strade del paese.
Io non lo avevo nemmeno intuito che un carro di chissà quanti chili e un cavallo e un uomo che correvano sulla strada per chissà quale motivo stavano venendomi addosso.
Me ne accorsi dopo, quando era troppo tardi per far qualsiasi cosa se non guardarsi la scena paralizzato dallo spettacolo orribile e pietrificante dell'attesa.
Io ho aspettato e dentro di me lo sentivo chiaro e tondo che stavo aspettando il colpo,
lo aspettavo e a dirla tutta quell'attesa era devastante.
Stavo lì e non vedevo l'ora che mi buttasse sotto, non perchè volessi morire, ma solo perchè quell'attesa di una morte per me sicura era straziante.
E' come leggere un libro, un bel libro, sapendone già il finale.
Questo libro gira tutto intorno al finale e tu lo sai, bellissimo, allora leggendo le pagine non fai altro che collegare le possibili strade che ti porteranno lì.
Ma poi, alle ultime pagine, non sogni altro che una cosa: La parola fine.
Allora io la mia parola me la sono cercata quel giorno, ma non è arrivata.
Avevo letto il finale del libro sbagliato, un libro non mio.
Il carro girò di colpo andando contro il negozio di Miss Grape, James morì frantumato contro uno dei tanti vasi della vecchia.
Io mi salvai, ed ora mi godo il libro aspettando il finale con la certezza che quando dovrà arrivare, arriverà.