Cercherò di essere pronto 18 Aprile 2011 – Posted in: Leandro.
Secondo me le persone, dentro, funzionano tutte allo stesso modo.
E non c'è santo, alla fine, nel profondo gli ingranaggi sono gli stessi… cambiano solo le motivazioni.
Un po' come quando ti batte il cuore, può farlo perché deve, perché sei in ansia, perché sei emozionato.. alla fine batte, cambiano solo i motivi.
E così siamo tutti, che nella vita abbiamo messo in una scatola nera tutte le regole che osserviamo e che ci aspettiamo che osservino gli altri, giuste od ingiuste non è sempre contato molto.
Se da piccino ti dicono che la droga ti fa battere il cuore ma no, non va usata, cresci con quel misto di voglia e paura.
Che poi ad usarla la usi, ma la tranquillità la guadagni solo al costo del senso di sporcizia dell'anima, e a pulirla poi ce ne vuole.
Molto più facile cadere nel vortice della sporcizia e darsi a tante di quelle cose sporche, dette o meno da piccini, che alla fine ci si ritrova sporchi davvero e sembra che non si può più tornare indietro.
Impauriti come siamo del senso di percorso.
Ma la vita non è proprio un percorso, non sempre se vogliamo.
La vita è tutto, un viaggio lunghissimo e ordinato o un sogno ad occhi aperti, un'esperienza unica o un cumulo di briciole di esperienze.
La cosa che ci accomuna è quindi la scatola nera, quella nascosta dentro ognuno di noi.
Nera non perché brutta, ma del colore della pece solo perché è difficile guardarci dentro.
Di solito, infatti, ne vediamo solo gli effetti e per intuito ne capiamo il contenuto.
E quanto è dura rimanere lucidi non appena si apre ed esce qualcosa.
Quando succede significa che il mondo non va come ti hanno sempre detto, non va come ti aspetti.
Eh già, in pratica succede ogni giorno.
Credo che le reazioni al vedere le cose diverse da quello che credi sia giusto siano diverse, ma tra quelle negative c'è di solito la punizione.
Inizio a sentire una voglia di punire il mondo, a volte, che mi prende dal profondo e mi fa ideare delle cose tremendamente astute e complesse in pochi secondi.
"Se il mondo senza di me va avanti e si diverte allora tornerò più tardi possibile nel mondo, così sentirà la mia mancanza al mio ritorno."
Ecco la punizione.
Che colpa ne ha il mondo se anche senza di te c'è il divertimento?
E' solo un divertimento diverso, tutto qui.
Basta prendere un respiro a volte, o qualche ora senza star troppo a pensare all'ingiustizia per poi vederla da altri punti di vista, e cercare di capire.
La cosa spaventosa è che, la maggior parte delle volte, riesco davvero a comprendere.
Ed è lì, in quel momento, che mi accorgo della debolezza dei miei credo.
Della fragilità delle regole che mi sono state sempre insegnate e che, sin da bambino, raccolgo dentro di me con estrema cura e catalogazione.
Etichetto, io, e metto in ordine.
Si fa così quando la vita è noiosa e allora si immagina: iniziamo ad aspettarci cose dal mondo.
In sè non è una cosa brutta, capiamoci, il problema potrebbe uscir vuoti quando poi la vita ti fa arrivare quel che deve… e tutto è tremendamente diverso, ma bello.
Bello, bellissimo, ma diverso.
E allora ti guardi un pò allo specchio e ti chiedi chi sei, cosa vuoi, e se tutto questo è vita.
Se è giusto o meno.
Automaticamente scattano le punizioni da dare a tutto e tutti, poi mi ravvedo e capisco.
Si, la vita è proprio questa, nessun compromesso enorme ma solo giustizia.
I compromessi non esistono, la diplomazia neanche, è solo questione di guardare con gli occhi giusti le cose e essere pronti a riceverne la bellezza.
Possa la bellezza del mondo invadermi allora, cercherò di essere pronto.