La diplomazia dei sentimenti 29 Febbraio 2012 – Posted in: I due – Tags: -in my world-
Per quanto l’enorme stato voglia trattare con un’altro a suo piacere, se queste trattative non saranno tollerate da chi detiene il potere primario delle risorse, sarà limitato.
La dipendenza da petrolio che ormai devasta la maggior parte delle nazioni sviluppate porta ad un aumento costante della dipendenza diplomatica da parte delle nazioni che fanno largo uso di questa risorsa primaria nei confronti di quelle che, chissà in quale parte del mondo e con quale regime, riescono a produrne in grande quantità e a venderne ( o non venderne, se voglio fare un ricatto).
Per quanto brutto sia abbandono a malincuore le trattative con uno stato dipendente dal petrolio, dopo molto sudore dei miei diplomatici lo stato suddetto ha ritirato le carte dal tavolo, stremato per la mancanza di carburante, sull’orlo di una crisi economica.
Sull’orlo di una rivoluzione civile.
Reseterebbe la proposta di uno dei nostri diplomatici di aspettare tempi migliori, io intanto spero in nuove dipendenze non totali.
Il mercato libero, onero ed equo permette a chiunque di affiliarsi o meno ad un prodotto senza subirne l’influenza.
E’ proprio in quel mercato che ritengo sia opportuno investire.