Bruciammo come candele… 1 Gennaio 2013 – Posted in: Leandro.

Di quando le ossa scricchiolarono e le mani affusolate passarono sui volti scandalizzati,
c’era la neve sugli alberi e la rugiada calda sulle unghie dei passanti rabbiosi,
ci salveremo, mio piccolo carillon, da tutto questo?

Di quando scappammo dalle bombe di una città in festa,
c’erano cani randagi e spaghetti al sugo,
ed una musica lontana che urlava e impazziva come i negri schiavi.

Andammo fino in fondo per poi cadere,
bruciammo come candele per poi scioglierci,
consumando lenamente i giorni nostri.

 

« Intanto giro la camomilla, e aspetto un altro giorno.
E poi c’è… »