E mi divido 11 Settembre 2013 – Posted in: Me

I continui progetti che vedo sono ormai finiti, andati: frutti di un tempo passato che generava figli eterni, scappati ora dalle grinfie di chi come me è nostalgico.

Sfoglio tra le vite come un album di figurine, cerco volti sconosciuti che mi facciano rinsanire ma la Panini non lo sa e continuo a cercare, io, invano. Non troverò mai ciò che non cerco, fallirò ancora e ancora e ancora. Mi fermerò sulle rive di un fiume troppo secco, mi bagnerò della polvere e dei rami indeboliti, ripeterò a me stesso che va tutto bene: va bene anche l’aria che respiro, anche se inquinata dalle auto cittadine.

Va bene, davvero, anche se mi divido dentro e fuori, un pizzico per ognuno così da scindere le qualità ma anche i mali. Infondo nelle acque di città non ancora esplorate i mali che verranno, li sciolgo come aspirina per poi assumerli in un giorno lontano, troppo lontano dalle braccia nude che si raccolgono al petto, ripetendosi.

« A distanza son bravo.
Occhi che si aprono nel buio. »