Pescatore di metafore. 28 Settembre 2013 – Posted in: Leandro., Me

Vado alla ricerca di metafore, rivolto sorrisi per scoprirne il retroscena: è sempre un crudo spettacolo, realistico ma bello. Copro gli occhi per non vedere la realtà che urla, sorda, contro piccoli e tristi poeti convinti che le loro parole vadano recitare ad alta voce. Insignificanti risate si susseguono tra banchi di scuola d’amore, insegnanti malconci e sudati richiamano l’aula all’attenzione. Moralità e abitudine si scontrano quotidianamente nonostante i dettami di madri e padri troppo preoccupati. Non si parla di argomenti scottanti, non si parla di dolori fulminei: ci si confessa soltanto, presi dalla paura dinanzi al giudicante immenso e onnisciente. Banchi di legno testimoni di vita sporca, mai pulita, stropicciata da preghiere troppo preoccupate.

Io non cado, non mangio, non bevo, non stiro: io pesco metafore dal mare della vita, dal cestello natalizio insieme ai numeri della tombola, tra i fogliettini di una pesca estiva che farà aggiudicare a bambini creduloni pesciolini rossi scontati, scaduti, catturati e privati di libertà sin dalla nascita. Felici, dunque, almeno loro.

 

 

 

 

 

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