Pettinarsi le colpe. 21 Novembre 2013 – Posted in: Leandro.

Ho passato il filo interdentale tra i pensieri, cercando di pulire lo sporco di anni rapidi e veloci.
Mi sono pettinato le colpe, un pò come si fa con i capelli il giorno di festa.
Portando le ginocchia al petto ho ripensato al chiasso di questa vita tra le strade di una città viva,
un’università con l’asma che aspetta solo baci romantici nascosti ai piccoli dottorandi impediti.

Ho avuto voglia di un caffé delle macchinette self-selvice, di un cornetto mangiucchiato delle 11:30,
di uno sbadiglio che fa lacrimare un occhio solo, dell’ansia per un esame che non può andar male.
Ma dopo un rettilineo immenso la vita prende le sue curve, bellissima, come il corpo sinuoso di una donna da desiderare.
Scende, la strada, sul seno di una montagna per poi riprendere altre salite, sempre più ardue, sempre più dure.

Tra la pulizia dell’anima ed una passata di rasoio sui pensieri, mi sono ritrovato un pò diverso.  Ma non molto.
Ho rivisitato gli occhi di una vita, passeggiando tra le smoglianze mie e di mio padre.
Ho guardato infine nello specchio, vedendomi solo, senza capire anche stavolta del trucco della vita.
Senza capire che, in fondo, non lo si è quasi mai.

« Ancora qui.
Pesare e catalogare. »