Giada (Coperti da polvere). 27 Dicembre 2013 – Posted in: Ricordi – Tags: , ,

Ho ritrovato scatole impolverate in una mansarda umida, incasinata che più non se ne può pensare.
Negli starnuti di rito ho cercato di non piangere, lasciando il cuore in un tiepido stato di attesa mentre i ricordi venivano evocati tra un guanto di zorro ed uno scarpone da neve.
C’è una storia di famiglia che non si stacca più via, ci sono passi ormai andati che continuano a far riecheggiare spettri casalinghi: sei tu e sono io, qui, a dirci chi siamo nonostante il disordine e i pezzi persi.
Un pò come la storia delle madelaine, mi crogiolo sulle immagini di anni trascorsi a riderci sopra.

Arrivò poi l’inverno, e la tua amata frutta secca, ed infine anche la voglia di maglioni troppo larghi, di mani ferite, di sorrisi a metà: in questo gioco di ricordi e dimenticanze cerco di tenerti pulito, di non far cadere polvere sul tuo viso e sull’immagine che di te conservo, di lottare contro il tempo e contro i ritratti, contro la furia di questa pioggia che sbatte forte sia sulle finestre che nella mia memoria.
Aprirò una birra gelida, come gelide sono le mie mani, mentre passerà l’ennesima diapositiva di noi.
Mi dipingerò la pelle di rosso, pur di ricordare il rossetto che ti piaceva tanto
Allargherò le braccia, come per volare, in attesa di un tuo abbraccio tenero e mortale.

« Ossigeno.
Bisogni. »