Amanti del volo. 3 Gennaio 2014 – Posted in: Me – Tags: risorgere
Ho sentito l’eco dei miei passi in un corridoio infinito, gelido come la brina che cade sulle mie mani curiose.
Ho lasciato cadere i sensi in un riposo eterno godendomi lo spettacolo di aironi volanti, o forse corvi, che scappavano da me e da voi quasi fossimo portatori di sventure: sciocchi, lo sono solo io che in mano ho veleno e non pane come voi tutti, amanti del volo e delle piume.
Mi ritraggo, folle come una biglia lanciata per strada, mentre il mondo gira e rigira quasi come una trottola sotto l’insegna poco illuminata di un bar sporco e chiassoso proprio come piace a me. Indosso il mio nuovo vestito, fatto di stracci e pezze colorate rubate ai Re di tutto il mondo. Indosso i colori dei sogni e porto sul culo la faccia del despota più cattivo quasi fosse un dispetto, la rivalsa del popolo al suo chiarissimo padrone.
Ma è solo una disfatta, una lurida disfatta che inizia dalla vigilia di un natale tropicale fino ai giorni nostro in cui, saltellando, corro via come capriolo tra cime tempestose: mi apro come matriosche senza trovare il vero me, uscirò dai gangeri qualche volta per poi ridipingere la tela che mostro a voi e a un ragazzo tutte le mattine davanti lo specchio.