Spia-cente. 11 Febbraio 2014 – Posted in: Me – Tags: amore, roma, spia, spiacente
Come una spia mi nascondo dietro sorrisi e frasi fatte, aforismi catalogati nella mia piccola memoria da uomo finito: giro e rigiro nei meandri della mia mente, nelle sale d’attesa delle mie paure, ripensando alle mie insicurezze di uomo e alle mie gioie di donna. Sei bella, bellissima, mentre ti cammino accanto cercando di sentire il profumo di un amore che mai riuscirò a vivere per davvero: ne conosco a memoria le frequenze come fosse la mia canzone preferite, è dolce, molto dolce, tanto da riempire le mie narici fetide.
Mi stenderò su questa panchina nel guardarti correre tra i prati, bere da una bottiglia di vetro e ridere di gusto attorniata dalle tue splendide amiche: mai splendide come te che sorridi di sole in questa notte buia. “Amore, amore mio” sussurro al vento sentendone il gelido fiato. “Amore, amore mio” regalo in giro per la città, immaginandoti qui davanti a me.
Presi coraggio un giorno di primavera, con mezzi alternativi arrivai volando davanti ai tuoi occhi verdi speranza. Ero pulito e pronto, la battaglia di battute e tentativi stava iniziando: ne sentivo il gusto, tra i denti ammaccati, un pò d’ansia e un pò di gioia. Mi guardasti un attimo, io la tua spia, segnalandomi il disprezzo per i miei mancati attributi: eppur ti amavo, mi ripeto ancora, ma tu eri solo spiacente.
Ora scusami, mio piccolo errore, andrò a crogiolarmi sulle scelte fatte e l’amor perduto. Ripenserò al nascondino e alla sconfitta, alla guerra persa in partenza pur senza saperlo, alla primavera che brulica fuori ma non dentro di me.