Togliersi i vestiti, girare come i satelliti. 19 Maggio 2015 – Posted in: Me

Ho tirato un sospiro di sollievo togliendoti i vestiti, rianimando i miei baci assopiti, i miei sorrisi da complice notturno.

Resterò qui ad aspettare che qualcosa cambi, che le tue mani vadano altrove così da allegerirmi dalla paura dell’unione.

Stanotte il mio cuore segna i minuti mentre i tuoi occhi fanno da satellite a questo mio urlo muto, a questi miei segni invisibili che ti pregano di restare: che mai riuscirai a vedere.

« I miei confini spenti, il conto a fine mese.
Di Asia, dei suoi sorrisi. »