La storia dei padri, la storia dei figli. 11 Giugno 2015 – Posted in: Leandro. – Tags:

Ho sfogliato gli album della mia memoria, le mani che mai sono riuscito a stringere: eri tu a scappare o io che fingevo di non averne bisogno?

Nelle letture quotidiane dei nostri falsi sorrisi ho trovato somiglianze non negli occhi ma nell’affanno di chi corre via da tutto – persino da sé stesso.

Oggi prendo gli schemi imparati dalla tua ombra e li strappo, non perché non son buoni, ma perché ne vorrei di veri. Oggi conduco le mie paure in un posto chiamato casa e le guardo dritte negli occhi, tremando, cercando di capire se questa volta posso tornare da te piangendo.

« Fammi compagnia.
Come le onde. »