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tra le tue gambe.

Nei giorni caldi ti portavo il gelato, tu eri reclusa dagli esami e dall’umore, io ero solo un esule che si trascinava tra le tue gambe in cerca di riparo. Eravamo stanchi e Roma era un oceano enorme mentre noi non facevamo che altro che naufragare.

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Circuito di emozioni

Ti ho pensata spessotra la pioggia e le canzoni urlate,tra le luci dei barstanche di splendere. Eri mare e sabbia,pelle su cui fare giri immensi per ore,un circuito di emozionisu cui morire da eroi.

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Torino

Di terimanesolo Torino. – Di te rimane solo una città vuota ma bella. Un tramonto ormai sgualcito. E parole dimenticate, abbandonate chissà dove.

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Agitati

Se ti pensomi agitoun po’. –Mi hai detto che amarsi è come un fiume che pacato scorre tra le città e le campagne, come il Po o gli anziani al Valentino. Ho sempre pensato di essere sbagliato, di amarti col fuso orario del Giappone mentre tu a Torino già dormivi, mentre tu a Torino già mi odiavi. Chissà se tutti i nostri sentimenti opposti un giorno si troveranno in qualche nazione all’equatore o nella tua…

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Orologi

Il mio corpo come un orologio misura la tua assenza. Segna gli sguardi e gli abbracci che ho ad oggi mancato, porta il conto di tutte le parole non dette. E mi ricorda che l’inverno è appena iniziato.

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Respirare

Non ho mai imparato ad andare a letto presto e a non pensarti al mattino. Mi hai insegnato però a starti lontano e a vivere discretamente anche senza di te.

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Tempesta emotiva

Sarebbe belloaverti qui accantonella tempesta. – Ho pensato che tutto questo pensarti a qualcosa dovrà pur portare. Nella tempesta di oggi Roma è spettinata come i tuoi capelli, come i miei pensieri quando penso a te. E non c’è tempesta o vento forte che non urli tra i palazzi il tuo nome che ancora mi manca.

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