Stagioni emotive.
Giocherò con il ricordo delle tue parole, con l’eco dei tuoi sguardi pieni d’attenzione.
Continue readingGiocherò con il ricordo delle tue parole, con l’eco dei tuoi sguardi pieni d’attenzione.
Continue readingHo pensato alle assenze, alle mancanze enormi che sento forte nei giorni migliori. Ed ho capito che il dolore è una forma insolita di nostalgia, un modo diverso per non andar via. Ed ora tutto è chiaro, persino Roma è una cura docile e lenta che potente mi inonda le vene, che bella devasta i rimpianti e le malinconie.
Continue readingHai stretto forte le mie parole vuote, questi sorrisi intoccabili come la rabbia che portiamo dentro. Urlato contro i nostro corpi in fibrillazione, contro i comodini pieni di segrete aspirazioni. Poi ho acceso la luce e con le ombre abbiamo fatto una casa da smantellare piano, lentamente, con la fame che non ci ha mai lasciati andare.
Continue readingCorrerò forte sui tuoi confini, sulle menzogne che spacciamo pur di riuscire a dormire. Amerò la tua pelle che come diga tiene i pianti e le urla di questo abbandono infinito. E odierò forte le tue nuove distanze, i tuoi denti bianchi, questi fottuti amori estivi.
Continue readingScivolerei sul tuo collo stanco, tra i tuoi esami impellenti che dividono i nostri corpi caldi, le nostre voglie in partenza. E i miei nei non riusciranno a confondersi coi tuoi, a lasciarsi andare alle tue mani fredde, ai miei capelli in perdita.
Continue readingCatalogherò i ricordi cercando di conservare i dettagli della tua bellezza, di quel sorriso che lasciavi crescere sul mio viso stanco come la maree a Palermo, come il sole che continua a urlare a squarciagola cercando invano di svegliarci dal sonno di una notte di sesso.
Continue readingNelle tue corse affannate ti ho immaginata voltarti, dirmi di voler restare. Sarebbe stato bello spiegarti le mie capriole, i compleanni che mi rifiuto di festeggiare. Ma l’autunno è alle porte ed io ho paura: andrai via prima che ti chieda di non andare?
Continue readingFarò il gioco degli scambi così da non pensare troppo ai tuoi abbracci chilometrici, alla voce che mi tiene calmo nelle notti devastanti.
Continue readingHo lasciato volar via i miei sguardi pieni di voglie, i tuoi baci affilati, le nostre imprese impossibili.
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