L’ultimo ballo
E fecero un walzer, uno di quelli infiniti e senza sosta. Lo fecero nel mondo, tra le mura di un ospedale, tra quelle di una cappella e di un’università. Non c’erano confini, non c’era il tempo che di colpo si era sfaldato come sotto la forza di un terremoto risentito. Tutto cadeva e veniva su magicamente, tutto sotto la forza dell’illusione che copriva i ricordi e la realtà, che andava oltre fin dove l’immaginazione poteva…
Continue reading