Pentirsi di perdere mondi per ossa.

Pentirsi di aver visto ossa là dove c’erano mondi infiniti, di pensare a corpi inerti, magari sudati, ma inerti senza fili che li comandi con diligenza senza anima dentro la carne pulsante ma solo sangue, e profumo. Inebriante profumo. Famelico ho rosicchiato ossa immaginarie perdendomi lo spettacolo della vita, tralasciando il gesto semplice e affascinante di capelli torturati da dita troppo impegnate per star ferme congiunte. Mi sono perso tra gli affanni della vita, nella…

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