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Balla sui miei regali appassiti.

Ripenseremo al natale degli anni andati, al nostro amore ormai digerito, a questi abbracci sfiniti dai regionali in ritardo. Tu mi spiegherai i tuoi drammi familiari, i tuoi alberi mancati, quei regali tanto brutti da riderci ancora. Io ti racconterò del profumo di mia madre, del cibo infinito, della scia di mio padre che non smetto di inseguire.

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Regali (in)aspettati.

Ho trovato il tuo regalo senza volerlo, è scoppiato in silenzio con lacrime e ricordi: mi hai raccontato della sedia vuota, dei tuoi viaggi solitari, di come il pane non finiva mai a fine gironata lasciandoti la voglia di scappare senza poi davvero farlo, senza mollare. Gireremo un giorno guardandoti negli occhi, io ti racconterò dei miei pianti in silenzio mentre tu mi spiegherai l’odore delle camelie, tua madre che muore lentamente ogni giorno. Chiara,…

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Le note che uno ha.

Ti ho mostrato lo spartito delle mie bugie, le note dei miei passi che aumentano sempre più come un’evoluzione senza strofe, senza fine. Finirà questo gioco d’ombre e noi tutti torneremo a riprendere fiato, a dirci che siamo umani, a volerci un pò più bene del solito: rideremo insieme di questi giorni in cattività, come si fa dell’infanzia, come quando fuori piove e si sta tutti sotto al portico a fumare le sigarette a natale.…

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Bisogni.

Ci si guarda intorno spaesati tra puzze natalizie e un freddo boia: troveremo mai, tutti noi, giacche giuste per i nostri corpi inerti? Mi dimeno in funi legate troppo strette, sotto soffi gelidi che sferzano il viso mentre corro lontano da questo palazzo in festa ormai fradicio sin dalle fondamenta. Non ci sono abeti che tengano all’acidità di stomaco che rosica da dentro in notti silenziosa stuprate dai botti in calore. E allora mi appoggio…

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Festività che corrono via (prima di arrivare)

Corro da un pò di tempo contro qualcosa che diventa sempre più inafferrabile, nebbiosa, mitizzata: è il riposo di un cuore agitato che parte al mattino carico di voglia per poi chinarsi, di sera, alla fatica e alle forze ormai scappate via. Eppure non c’è sguardo che tenga alla voglia di mondi nuovi tutti da scoprire, non c’è un profumo che non aspirerebbe in un incrocio di semafori e pedoni ben vestiti. E invece no,…

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L’amore ghiacciato…

  La calma delle festività tra piatti che si sfiorano e forchette tintinnanti. Alberi addobbati, camini infuocati e zii che dormono sul divano troppo pieni per poter restare qui a vivere. Vivere cosa, poi? Il freddo entra nelle ossa e un pò anche nell’anima, faccio tardi la notte per dormire al mattino, bevo un pò di più così passa il tempo, tanto è già stato pagato. Ma la neve scende ed io ne sono felice,…

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