Silenziose aggressioni.
Abbiamo morso i nostri nomi, allungato i tempi di questa continua aggressione: io ti urlavo di parlare, di dirmi tutte le offese possibili, tu abbassavi lo sguardo e continuavi a mordere le gambe, il collo, qualsiasi punto caldo dove sapevi di non far male. Allungherei la mano, questa notte, non per allontanarti ma per accoglierti. Riempirei le tue notti solitarie con i miei respiri pesanti, con le mie paure insensate, mentre il mondo fuori urla…
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